L’abito? Di bambù, soia o loto. Alla scoperta delle eco-fibre

TENDENZA BIO
di Roberta Bezzi
24 giugno 2017

 

Non solo cotone, le proprietà dei tessuti naturali per l’abbigliamento e la casa: traspiranti e anallergici

Bambu

Pianta di bambù

Condurre un corretto stile di vita vuole dire non solo mangiare sano, ma anche vestirsi o circondarsi di tessuti naturali, se possibile anche biologici. Per quanto riguarda l’abbigliamento, il pensiero va subito al cotone, alla seta, alla lana e al lino, e forse pochi sanno che si possono realizzare camicie e capi vari con eco-fibre quali bamboo, soia e fibra di latte. «Il bamboo – racconta Valentina Nicolucci del negozio Tatami di Ravenna – è considerato l’eco-fibra del 21esimo secolo grazie alle sue mille virtù: è traspirante e molto assorbente e anallergico. Grazie a un bio-agente presente all’interno della struttura molecolare garantisce un’alta protezione antibatterica, anti-acari, anti-tarme. Per questi motivi, il bamboo tiene freschi per lungo tempo in estate evitando i cattivi odori. In più è anche resistente ai raggi UV». I tessuti in fibra di soia sono invece molto soffici e brillanti, piacevoli al tatto, tanto da essere talvolta descritti come il “cashmere vegetale”. Come il bamboo, la soia è dotata di qualità antibatteriche, poco infiammabili, traspiranti, permeabili all’aria, solidi al colore e in grado di bloccare le radiazioni UV. Un tessuto molto rispettoso dell’ambiente, in quanto biodegradabile. La fibra di latte è altamente biologica, in quanto la sua produzione riduce notevolmente la produzione di anidride carbonica, quanto l’uso di combustibili fossili. Una fibra comoda, morbida, rinfrescante, ecologica e salutare per la pelle, otre a essere un migliore isolante termico rispetto alla lana, in quanto è molto traspirante e assorbe bene l’umidità. Possiede inoltre un alto potere batteriostatico (superiore al 99,9 per cento) ed è biodegradabile. «Da settembre avremo un’interessante novità – aggiunge Nicolucci -, il tessuto fatto con i fiori di loto che sembrano un mix di lino e seta grezza, con una trama irregolare, morbido, resistente alle pieghe e notevolmente traspirante. Un tessuto, già utilizzato per ricavare gli abiti dei monaci buddisti, particolarmente adatto alla realizzazione di giacche per la primavera-estate».
Anche per la biancheria per la casa, è possibile prestare attenzione e fare scelte mirate che vadano ben oltre le tanto utilizzate fibre sintetiche che si caricano staticamente e attirano molta più polvere rispetto a quelle di origine naturale. Grande attenzione deve essere prestata al letto. «Se proprio non si riesce a comprare un materasso biologico – afferma Laura Beltrami di Cugini Toccasana di Alfonsine -, può essere di aiuto un coprimaterasso imbottito in tencel, tessuto biologico  frutto della lavorazione della cellulosa estratta dalla polpa dell’albero di Eucalipto, traspirante e impermeabile che agisce anche da termoregolatore, creando un ambiente alla giusta temperatura e mai umido. A causa delle allergie varie che sempre di più colpiscono le persone, sono invece caduti un po’ in disgrazia i tessuti di una volta, anche se la pura lana vergine, il cotone o il lino biologico vanno benissimo per coperte, trapunte o lenzuola. Anche per i guanciali è meglio preferire fibre naturali, in quanto i materiali sintetici dove ristagna l’umidità possono creare problemi di cervicale e affili. Un aiuto, in tal senso, può venire dai guanciali biologici con pule di miglio, farro o canapa che hanno anche proprietà antinfiammatorie. Per i più ricercati, ci sono anche quelli ripieni di fiori di lavanda che consentono anche l’aromaterapia». Nel bagno, l’ideale sono le spugne in cotone biologico o gli asciugamani in lino. Tessuti che ben si adattano anche alla cucina per tovaglie e strofinacci. «Da non trascurare sono poi le tende – conclude Beltrami -, che spesso ritroviamo in tutte le stanze. In particolare, chi soffre di allergie deve prediligere quelle in lino, in quanto i materiali sintetici attira-polvere sono i primi da eliminare per non incorrere in problematiche più gravi».

2017-07-18T15:59:21+00:00

4 Comments

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