Fare agricoltura in montagna è una vera impresa, ma può essere molto redditizia !

Fare agricoltura in montagna è una vera impresa. Le difficoltà logistiche, la frammentazione degli appezzamenti e l'impossibilità di meccanizzare i processi rendono le produzioni poco remunerative. Se poi si aggiungono i cambiamenti climatici e le regioni che non sempre sostengono il lavoro degli agricoltori, il risultato è che anno su anno il numero delle aziende diminuisce.
"Fare agricoltura in montagna è sicuramente più difficoltoso rispetto a farla in pianura", spiega Gian Battista Bischetti, presidente del corso di laurea in Valorizzazione e tutela dell'ambiente e del territorio montano all'Università della montagna di Edolo.
"Le possibilità per fare un'agricoltura redditizia però ci sono. L'importante è non seguire le mode e partire sempre dai punti di forza che offre il territorio. Non esiste una ricetta che vada bene per tutte le realtà, ma ogni area deve essere valutata a sé".
Progetti tagliati su misura, dunque. Gli altri due elementi fondamentali sono la capacità di fare squadra e di vendere direttamente al consumatore. "In un ambiente montano la cooperazione tra soggetti diversi è essenziale per fare reddito.
"Il secondo punto è l'accesso diretto al consumatore che può essere il turista che viene in villeggiatura in valle e acquista i prodotti locali. Ma anche gruppi di produttori che lanciano un marchio comune, definiscono standard di qualità condivisi, e portano i prodotti in città".
Ma su quali colture o modelli di business ci si dovrebbe orientare?
Zafferano
E' chiamato l'oro rosso per il suo alto valore di mercato. E' una pianta che si adatta bene al territorio montano, non teme il freddo né parassiti particolari. L'unica sua pecca è che richiede tanto lavoro manuale: dalla messa a dimora dei crochi fino alla raccolta dei fiori e alla separazione dello stigma.
Anche in questo caso il segreto è venderlo ai ristoranti della zona, che possono valorizzarlo nei loro menu.
Frutti di bosco
Gli italiani sono grandi consumatori di more, lamponi e mirtilli. Questi piccoli frutti vengono per la maggior parte importati surgelati dall'Est Europa. Ma la loro coltivazione in zone montane, anche in terreni marginali, può essere conveniente.
Il prezzo elevato di mercato, specie per il prodotto fresco venduto in loco, lo rende una coltura da non sottovalutare.
Per maggiori informazioni la Fondazione Fojanini ha pubblicato un vademecum interessante.
Goji
Parlando di piccoli frutti non si può non citare il goji, una pianta che sta avendo un enorme successo negli ultimi anni. Le sue bacche hanno interessanti proprietà nutraceutiche che ne fanno un alimento prediletto da tutti coloro che stanno attenti all'alimentazione. Anche il goji è una pianta rustica, che non necessita di particolari trattamenti, e le cui bacche hanno un prezzo di mercato elevato
Canapa
E' una coltura versatile, rustica e dalle potenzialità economiche elevate.
"In montagna bisogna optare per piante a taglia bassa, come la Finola, che può essere trebbiata con le macchine usate per i cereali ,
"Si può coltivare almeno fino 1200 metri di altitudine, su terreni marginali, e non richiede particolari cure. Dai semi di canapa si può ottenere olio ad uso alimentare o cosmetico e farina. I semi, edibili e dal grande potere nutritivo, possono essere venduti direttamente oppure miscelati ad altri cereali e piccoli frutti essiccati per fare il muesli".
2017-04-12T14:36:29+00:00

One Comment

  1. binance registrace 30 Marzo 2024 at 20:58

    Your point of view caught my eye and was very interesting. Thanks. I have a question for you.

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